Gabriel Garcia Marquez disse che la vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
Il racconto della vita di Diego Armando Maradona si spinge oltre i confini delle biografie rock che da anni caratterizzano il Teatro dei Pazzi. Funambolico sul terreno di gioco, e ancor di più fuori dal campo, Maradona è riuscito a coniugare un’esistenza fatta di eccessi, droghe, donne, figli riconosciuti e figli illegittimi con un livello e un rendimento sportivo ineguagliabili. Un bambino di umilissimi origini, talentuoso al punto da venire osannato come una divinità, tanto estremo nella sua condotta da morire a soli 60 anni in completa solitudine.
Ciò che resta nella memoria è il suo genio, la sua storia che ormai è letteratura, capace di affascinare chiunque, non solamente i tifosi. Una storia destinata ad essere narrata per anni, forse per sempre.
La storia di un calciatore identificato da un numero e da un parola, quella parola che gli uomini non dovrebbero mai pronunciare, ma che Diego Armando Maradona ci ha strappato di bocca, dribbling dopo dribbling, gol dopo gol:
D10S.